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Questa raccolta mette in luce la grande sensibilità del poeta, il quale si lascia trasportare continuamente dalle emozioni facendosi accompagnare dalle dolci note di "Euterpe", musa della poesia, che lo guida a percepire l'intreccio misterioso dei suoi sentimenti e a godere di essi. Tutto ciò che il poeta descrive ha come collante l'amore, sentimento sublime alla base della vita, nelle sue diverse sfaccettature, le quali sono arricchite dai riferimenti classici a "Mater matuta", dea italica dell'aurora, a "Berenice", ad "Epicuro", filosofo tanto bistrattato per aver professato le sue idee tendenti ad evitare la sofferenza all'uomo. Il poeta, convinto che l'essere umano nasca per caso anche se spinto a credere al destino, risalta la condizione dell'uomo che sin dalla nascita si trova dentro una gabbia, da cui gli è difficile uscire ma che inconsapevolmente lo induce a riflettere: "Sono io o sono altro?".